“Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà di percezione convergono davanti alla realtà che fugge: in quell’istante, la cattura dell’immagine si rivela un grande piacere fisico e intellettuale.
Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira la testa, l’occhio e il cuore.
Per me fotografare è un modo di capire che non differisce dalle altre forme di espressione visuale. E’un grido, una liberazione. Non si tratta di affermare la propria originalità; è un modo di vivere.”
Henri Cartier-Bresson
Giulio Mazzi, classe 1980.
La timidezza mi ha sempre portato a saper guardare e vedere oltre, con una certa discrezione.
Fino a quando questo apparente limite si è trasformato in vantaggio, rendendo il mio lavoro unico, completandolo.
La fotografia mi ha sempre permesso di raccontare quel che tanti occhi si lasciano sfuggire, emozionando.
Se lo vorrete avrete accanto uno sguardo attento e sensibile nel narrare la Vostra giornata più importante.
Mi fermo qui, lascio banalmente siano le foto a parlare.